Tra i nostri progetti più importanti c’è la gestione dello spazio Conceria Vanchiglia, luogo aperto di incontro e ascolto, dove proponiamo corsi di musica strumentale, laboratori musicali per bambinə, musica d’insieme, cineforum, eventi culturali, mostre d’arte e percorsi di supporto psicologico.
Collaboriamo attivamente con altre realtà cittadine e territoriali, costruendo reti solide e progetti condivisi. Siamo convintə che l’accesso alla cultura debba essere senza barriere, e ci impegniamo per creare spazi aperti, sicuri e liberi in cui tuttə possano sperimentare, esprimersi e sentirsi accoltə.

Negli spazi di Conceria Vanchiglia realizziamo corsi e laboratori di musica strumentale, attività di propedeutica musicale per bambinə e famiglie, workshop artistici, cineforum, mostre di arte e fotografia, momenti di incontro e ascolto psicologico individuale e collettivo, supporto per vittime di violenza, spazio di ascolto per giovani freelance e momenti collettivi di giochi di società.
L’obiettivo di Conceria è creare un ambiente accogliente, aperto e inclusivo, dove tuttə possano sentirsi liberə di esprimersi e di essere ascoltatə.
Le nostre attività sono pensate per favorire l’incontro e lo scambio, valorizzare le differenze e offrire a tuttə la possibilità di vivere esperienze culturali gratuite e accessibili.
Crediamo che costruire una comunità significhi prendersi cura degli spazi comuni e di chi li attraversa, offrendo occasioni concrete di crescita personale e collettiva, creando nuove opportunità e reti di solidarietà.

Diamo i numeri!
2000+
utenti che hanno attraversato conceria vanchiglia
1950+
ore di attività e eventi culturali, assistenza alla cittadinanza e servizi
76%
delle attività generate dallo spazio ConcEria Vanchiglia insieme alla rete partner e di collaborazioni esterne sono gratuite per la cittadinanza
24%
delle attività a pagamento hanno prezzi calmierati e accessibili
Cosa dicono di noi
“Non so spiegare bene cos’è la Conceria.
So che mi ci sento bene.
Posso arrivare anche solo a leggere o non fare niente. Ma so che se ho bisogno, c’è qualcuno che mi guarda, mi saluta, mi vede.”
Nina, 24 anni
“Io porto qui i miei due bimbi il sabato mattina.
Facciamo GiocoMusica insieme.
È un’ora in cui ci muoviamo, cantiamo, stiamo vicini. Nessuno ci giudica se uno piange o corre. È raro, questo.”
Maria, 36 anni, mamma di Gioele e Anita.